Sora di OpenAI si aggiorna: arrivano i "Cameo" dei personaggi e il montaggio video, tra creatività e polemiche

OpenAI non si ferma e continua a potenziare Sora, la sua discussa app per la creazione di video tramite intelligenza artificiale. Le ultime novità introducono i "character cameo", per creare avatar riutilizzabili di persone, animali e oggetti, e lo "stitching", per unire più clip in un unico video. Funzionalità che espandono le possibilità creative ma che alimentano anche il dibattito sui deepfake e sull'uso etico di queste tecnologie. Scopriamo insieme tutti i dettagli.
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Sora si evolve: più potente, più social, ma anche più discussa

Ciao a tutti, amici del Blog! Tenetevi forte perché oggi parliamo di una di quelle notizie che ci proiettano dritti nel futuro, un futuro fatto di creatività digitale alla portata di tutti, ma anche di qualche interrogativo etico non da poco. Avete presente Sora, l'applicazione di OpenAI che permette di creare video partendo da un semplice testo? Bene, l'azienda di Sam Altman ha appena rilasciato un aggiornamento che la rende ancora più potente e, per certi versi, rivoluzionaria. Nonostante le critiche e le preoccupazioni legate alla possibile diffusione di deepfake, OpenAI tira dritto per la sua strada, introducendo due funzionalità principali che promettono di cambiare le carte in tavola: i "character cameo" e il "video stitching".

Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire insieme di cosa si tratta e quali implicazioni potrebbero avere queste novità. Preparatevi, perché il mondo della creazione di contenuti sta per essere scosso ancora una volta!

Character Cameo: trasforma chiunque (o qualunque cosa) in una star dei tuoi video

La novità più succosa di questo aggiornamento è senza dubbio quella che OpenAI ha battezzato "character cameo". Di cosa si tratta? In parole povere, ora Sora permette di trasformare praticamente qualsiasi soggetto in un avatar digitale riutilizzabile. Avete capito bene: potete prendere un breve video di una persona, del vostro animale domestico, di un'illustrazione o persino di un giocattolo, caricarlo sull'app e trasformarlo in un "personaggio" da inserire in tutte le vostre future creazioni.

Per creare un cameo, l'utente deve fornire un breve video del soggetto e una descrizione testuale di come vuole che l'intelligenza artificiale lo animi. Una volta creato, ogni personaggio avrà un proprio nome, un "handle" (una sorta di username) e, cosa molto importante, delle impostazioni di privacy dedicate. Questo significa che potrete decidere se mantenere il vostro personaggio privato, condividerlo solo con una cerchia ristretta di amici o renderlo pubblico e disponibile per tutta la community di Sora. Immaginate le possibilità: potreste creare un cortometraggio con protagonista il vostro gatto parlante o animare i disegni dei vostri figli, facendoli diventare i protagonisti di una favola.

Questa funzione, in realtà, è un'evoluzione di una capacità già presente in Sora, che permetteva di creare deepfake di se stessi. Ora, però, le porte della creatività si spalancano a un universo di soggetti, umani e non. C'è da dire che questa mossa arriva in un momento a dir poco "interessante": la piattaforma di videomessaggi da celebrità Cameo ha infatti intentato una causa per violazione di marchio contro OpenAI proprio per l'uso del termine "cameo". Una coincidenza? Forse, ma di certo aggiunge un po' di pepe alla vicenda.

Video Stitching: l'arte di raccontare storie più lunghe

La seconda grande novità è la funzione di "stitching" (letteralmente "cucitura"). Se prima Sora era perfetta per creare brevi clip d'effetto, ora punta a diventare uno strumento per narrazioni più complesse. Grazie allo stitching, è possibile unire più clip generate dall'app per creare video più lunghi e articolati, con transizioni fluide e scene multiple. In pratica, potete girare diverse "scene" con l'IA e poi montarle insieme direttamente all'interno di Sora, senza dover passare a un software di video editing esterno.

Questa funzionalità trasforma Sora da semplice generatore di video a un vero e proprio strumento di storytelling. Si potranno creare cortometraggi, trailer, campagne pubblicitarie o semplicemente raccontare storie più strutturate, il tutto con una facilità disarmante. È un passo importante che avvicina sempre di più la creazione di video di alta qualità a un pubblico che non ha necessariamente competenze tecniche di montaggio.

Un'app sempre più "social"

OpenAI non si è limitata ad aggiungere strumenti creativi. Con questo aggiornamento, Sora fa un altro passo deciso verso la trasformazione in una vera e propria piattaforma social. È stata infatti introdotta una classifica pubblica che mette in evidenza i video più remixati e i personaggi (i "cameo") più utilizzati dalla community. Questa mossa è chiaramente pensata per incentivare l'interazione, la competizione creativa e la collaborazione tra gli utenti, spingendoli a creare contenuti sempre più originali e coinvolgenti per scalare le classifiche.

Disponibilità e le polemiche sui Deepfake

Al momento, l'app di Sora è ufficialmente disponibile negli Stati Uniti, Canada, Giappone, Corea, Taiwan, Thailandia e Vietnam. Per un periodo limitato, OpenAI ha anche rimosso la necessità di un codice di invito in alcuni di questi paesi, per accelerarne l'adozione. Per quanto riguarda l'Europa, e quindi l'Italia, non c'è ancora una data ufficiale, principalmente a causa delle normative più stringenti in materia di intelligenza artificiale.

Tuttavia, non è tutto oro quello che luccica. Fin dal suo lancio, Sora è stata al centro di un acceso dibattito. La facilità con cui si possono creare video ultra-realistici ha sollevato enormi preoccupazioni riguardo alla diffusione di deepfake e fake news. La possibilità di creare "cameo" di chiunque, inclusi personaggi famosi (anche defunti), ha già portato a utilizzi controversi, con utenti che hanno generato contenuti verosimili ma completamente falsi. OpenAI afferma di essere al lavoro per implementare misure di sicurezza, come la possibilità per gli utenti di limitare l'uso del proprio "alter ego" digitale in contesti sensibili, come quelli politici. Tuttavia, la sfida della moderazione e della responsabilità resta enorme.

Conclusione: un nuovo mondo di creatività o il vaso di Pandora?

Dal mio punto di vista, ci troviamo di fronte a un bivio affascinante e, allo stesso tempo, inquietante. Da un lato, strumenti come Sora democratizzano la creatività, offrendo a chiunque la possibilità di trasformare le proprie idee in video di alta qualità, un'opportunità prima riservata a chi aveva budget e competenze specifiche. Le nuove funzioni di "cameo" e "stitching" non fanno che amplificare questo potenziale, aprendo le porte a nuove forme di espressione artistica e di intrattenimento.

Dall'altro lato, non possiamo ignorare i rischi. La linea che separa un uso creativo da uno malevolo è sottilissima. La capacità di creare deepfake indistinguibili dalla realtà è un'arma potente, che nelle mani sbagliate può essere usata per diffondere disinformazione, danneggiare la reputazione delle persone o commettere frodi. OpenAI ha una responsabilità gigantesca nel garantire che la sua tecnologia venga usata per il bene e non per scopi illeciti. Sarà fondamentale sviluppare sistemi di controllo efficaci, watermark digitali riconoscibili e, soprattutto, educare il pubblico a essere più critico e consapevole di fronte ai contenuti che consuma ogni giorno. L'innovazione non si può fermare, ma deve procedere di pari passo con l'etica e la responsabilità. Staremo a vedere come OpenAI affronterà questa sfida cruciale per il nostro futuro digitale.