iPhone 17 Pro: è già "Scratch-gate"? I nuovi top di gamma Apple si graffiano troppo facilmente?

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Appena arrivati sul mercato, i nuovi iPhone 17 Pro e Pro Max sono già al centro di una polemica. Diversi utenti sui social, anche in Italia, lamentano una presunta fragilità della nuova scocca in alluminio, che sembra mostrare i graffi più facilmente del previsto. Analizziamo insieme cosa sta succedendo, tra test di resistenza, pareri degli esperti e le prime reazioni di Apple.
La notizia

Amici appassionati di tecnologia, ci risiamo! Come ogni anno, il lancio dei nuovi iPhone è un evento che catalizza l'attenzione mondiale, ma questa volta, insieme all'entusiasmo per le novità, è spuntata anche una fastidiosa polemica. I nuovissimi iPhone 17 Pro e Pro Max, disponibili nei negozi solo da venerdì scorso, sono finiti sotto i riflettori non solo per le loro prestazioni, ma per una presunta, eccessiva delicatezza. Il popolo del web, infatti, ha già coniato un termine: "Scratch-gate".

Le segnalazioni sono partite, come spesso accade, dai social network. Da Weibo in Cina fino a X (il fu Twitter) e Instagram in Europa e Stati Uniti, diversi neo-acquirenti hanno iniziato a postare foto dei loro fiammanti (e costosi) melafonini con segni e graffi ben visibili sulla scocca posteriore, in particolare attorno al modulo fotografico. E non si tratta solo di casi isolati: anche diverse unità esposte negli Apple Store per la prova al pubblico mostrerebbero già i segni del tempo dopo pochissimi giorni.

Il grande accusato: il ritorno all'alluminio

Ma qual è la causa di questa apparente fragilità? Tutti gli indizi puntano verso una scelta di design ben precisa di Apple. Per i suoi modelli di punta, la casa di Cupertino ha deciso di abbandonare il telaio in titanio, utilizzato nelle precedenti generazioni (come su iPhone 16 Pro), per tornare all'alluminio anodizzato. Una decisione che, secondo le indiscrezioni, sarebbe stata presa per migliorare la dissipazione del calore e rendere il dispositivo leggermente più leggero.

Se da un lato l'alluminio offre vantaggi in termini di gestione termica, dall'altro è un materiale notoriamente più "morbido" rispetto al titanio o all'acciaio inossidabile. Come spiega il sito specializzato Engadget, pur essendo molto resistente a urti e rotture, la sua superficie può rendere più evidenti i piccoli graffi derivanti dal normale utilizzo quotidiano, specialmente se si decide di usare il telefono senza una custodia protettiva. A quanto pare, la variante di colore più incline a mostrare i segni è quella blu, una delle più gettonate al lancio.

Apple, dal canto suo, ha risposto alle critiche iniziali. In una dichiarazione ufficiale, l'azienda ha precisato che i segni notati su alcuni dispositivi esposti negli store, specialmente attorno all'area di ricarica MagSafe, non sarebbero veri e propri graffi, ma un fenomeno di "material transfer". In pratica, si tratterebbe di residui lasciati dai supporti metallici usurati, che possono essere rimossi con una semplice pulizia. L'azienda ha comunque assicurato che sta provvedendo a sostituire i supporti danneggiati.

Cosa dicono i test di resistenza? Il parere di JerryRigEverything

Quando si parla di durabilità degli smartphone, un nome su tutti è un punto di riferimento: Zack Nelson, del canale YouTube JerryRigEverything. I suoi test sono diventati un vero e proprio banco di prova per ogni nuovo modello sul mercato. E, purtroppo, anche le sue analisi sembrano confermare una certa vulnerabilità per l'iPhone 17 Pro.

Il video si concentra in particolare sui bordi del "plateau", ovvero l'alloggiamento rialzato che ospita il comparto fotografico. Questi bordi, dal design molto spigoloso e privo di smussature, sembrano essere il vero tallone d'Achille del nuovo design. Utilizzando oggetti comuni come una moneta o una chiave, Nelson ha mostrato come, mentre la superficie piana resiste abbastanza bene, gli spigoli si scheggiano quasi subito, rivelando l'alluminio sottostante. Secondo gli esperti di iFixit, che hanno analizzato il problema al microscopio, questo accade perché il rivestimento protettivo applicato tramite anodizzazione tende ad aderire meno efficacemente agli angoli vivi, rendendoli più fragili.

È importante sottolineare, però, che il resto del dispositivo si comporta egregiamente. Il nuovo vetro Ceramic Shield 2, montato sia sul fronte che sul retro, ha mostrato un'ottima resistenza ai graffi nei test, superando le performance delle generazioni precedenti. Anche il modello iPhone 17 Air, nonostante il suo design ultra-sottile, si è dimostrato sorprendentemente robusto.

Vendite a gonfie vele nonostante tutto

Nonostante il polverone mediatico dello "Scratch-gate", le vendite dei nuovi iPhone 17 sembrano procedere senza sosta. Come riporta Bloomberg, il lancio è stato un successo, soprattutto nei mercati asiatici. A Pechino e Hong Kong si sono viste le tradizionali code fuori dagli Apple Store, a testimonianza di un'attesa altissima.

I tempi di attesa per ricevere i nuovi modelli si stanno già allungando: per un iPhone 17 Pro si parla di circa tre settimane, che salgono a quattro per la versione Pro Max. Questo indica una domanda molto forte che, almeno per ora, non sembra essere stata intaccata dalle preoccupazioni sulla durabilità.

Conclusione: Custodia sì o custodia no?

Arrivati a questo punto, cosa possiamo dire? È innegabile che la scelta di tornare all'alluminio per i modelli Pro abbia introdotto una variabile inaspettata. Se da un lato abbiamo benefici in termini di peso e temperature, dall'altro sembra che si sia fatto un piccolo passo indietro sulla resistenza ai graffi superficiali, specialmente in un'area critica come il blocco fotocamere. Apple minimizza, parlando di casi limite e di un'usura accelerata nei negozi che non riflette l'uso quotidiano. La verità, come sempre, starà nel mezzo. Chi ama usare il telefono "nudo" per apprezzarne il design dovrà probabilmente accettare la comparsa di qualche micro-segno nel tempo come parte della normale vita del dispositivo. Per tutti gli altri, la soluzione è semplice e a portata di mano: una buona custodia protettiva. Forse non sarà la scelta più elegante, ma garantirà sonni tranquilli e preserverà il valore di un dispositivo che, non dimentichiamolo, ha un costo decisamente importante.

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