Il Digitale in Italia non si Ferma: Crescita del 4,5% nel 2025 per il Mercato ICT, ecco tutti i dettagli!

Il mercato tecnologico italiano è in piena salute! Secondo il nuovo Assintel Report 2025, il settore ICT crescerà del 4,5%, raggiungendo quasi 45 miliardi di euro. Un segnale forte che, nonostante le incertezze globali, le aziende italiane puntano tutto sull'innovazione. Scopriamo insieme cosa traina questa crescita e quali sono le sfide per il futuro.
La notizia

Amici appassionati di tecnologia e innovazione, tenetevi forte! Abbiamo notizie fresche e decisamente incoraggianti dal mondo del digitale italiano. Se pensavate che l'aria di incertezza economica globale potesse frenare la corsa verso il futuro del nostro Paese, beh, dovrete ricredervi. Il nuovo Assintel Report 2025, una vera e propria bibbia per chi vuole capire lo stato di salute del nostro mercato tecnologico, parla chiaro: la crescita non solo continua, ma accelera!

Quest'anno, il rapporto, giunto alla sua ventesima edizione e presentato a Milano nella prestigiosa sede di Confcommercio, ci regala un quadro a tinte vivaci. Il mercato dell'Information and Communication Technology (ICT) in Italia vedrà una crescita del 4,5% nel 2025, proseguendo il trend positivo del 4% registrato nel 2024. In soldoni? Stiamo parlando di un mercato che raggiungerà il valore complessivo di 44,3 miliardi di euro. E non è finita qui: le previsioni per il 2026 sono altrettanto ottimistiche, con un tasso di crescita che si manterrà sopra il 4%.

Un Asset Ormai Irrinunciabile per le Aziende

Cosa significa tutto questo? Semplice: le tecnologie digitali non sono più considerate un "optional" o un lusso per poche grandi aziende, ma un "asset irrinunciabile" per la competitività di tutto il sistema produttivo italiano. A dirlo è la stessa Assintel, l'associazione di Confcommercio che rappresenta le imprese ICT, che ha realizzato il report in collaborazione con le società di ricerca Tig, Istituto Ixè e Webidoo Insight Lab, e con il supporto di nomi importanti come Aws, Grenke, Intesa Sanpaolo e Webidoo.

La prova più concreta di questo cambiamento di mentalità? I budget! Pensate che ben 3 imprese su 10 prevedono di aumentare la loro spesa in ICT nel 2026. Un dato ancora più impressionante se confrontato con quello del 2025, quando "solo" il 19% delle aziende aveva in programma un aumento. Questo dimostra una consapevolezza sempre maggiore dell'importanza di investire in tecnologia per rimanere al passo con i tempi, che coinvolge aziende di ogni dimensione, dalle microimprese ai colossi industriali.

I Motori della Crescita: AI e Servizi IT su Tutti

Ma dove finiscono esattamente questi investimenti? Quali sono i settori che tirano la volata? Il report Assintel ci offre una panoramica dettagliata e, vi anticipo, ci sono delle vere e proprie superstar.

  • Servizi IT: Questo segmento si conferma il più dinamico, con una crescita prevista dell'8,1% che lo porterà a valere ben 19 miliardi di euro nel 2025. E la corsa non si fermerà, con una stima di 20,4 miliardi per il 2026.
  • Cloud Computing: La "nuvola" continua la sua ascesa inarrestabile, con un balzo del +16,2%.
  • Big Data & Analytics: L'analisi dei dati è sempre più cruciale per le decisioni di business, e il settore cresce dell'8,7%.
  • Cybersecurity: In un mondo sempre più connesso, la sicurezza è fondamentale. Il settore segna un +7,2%.

E poi c'è lei, la regina indiscussa del momento: l'Intelligenza Artificiale. Qui i numeri sono da capogiro: il settore registrerà un incremento spettacolare del +35,3% su base annua. In un solo anno, il livello di adozione dell'AI nelle aziende italiane è letteralmente esploso, passando dal 7% al 29%. Questo ci dice che l'AI non è più un concetto astratto da film di fantascienza, ma uno strumento concreto che le imprese stanno integrando per innovare e ottimizzare i loro processi.

Luci e Ombre: il Divario tra Grandi e Piccole Imprese

Se il quadro generale è positivo, analizzando i dati più in profondità emergono alcune dinamiche da non sottovalutare. A trainare la spesa sono soprattutto le grandi imprese (quelle con oltre 500 addetti), che da sole rappresentano il 53,5% del mercato totale, con una spesa prevista di 23,7 miliardi di euro (+5,6% sul 2024).

Le micro e piccole imprese, invece, pur crescendo, lo fanno a un ritmo più contenuto: rispettivamente +1,7% e +3,3%. Questo evidenzia un divario che, come ha sottolineato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, va colmato. "Il futuro digitale dell'Italia si gioca sulle piccole e medie imprese", ha dichiarato, evidenziando come la loro flessibilità possa diventare un vantaggio competitivo cruciale nell'era dell'intelligenza artificiale.

Un dato estremamente positivo, però, è la drastica riduzione delle aziende "refrattarie" al digitale. Solo il 3,6% delle imprese italiane risulta ancora non digitalizzato, un numero più che dimezzato rispetto a due anni fa. Si è passati da circa 130.000 imprese non digitalizzate nel 2023 a circa 50.000 quest'anno.

Uno Sguardo al Futuro: l'Agenda Digitale in 10 Punti

Cosa serve ora per non perdere questo slancio? Con la fine del sostegno del PNRR all'orizzonte, è necessario, come sottolinea la presidente di Assintel, Paola Generali, "investire per supportare le imprese italiane del digitale, a partire dalle PMI".

Per questo, Assintel non si è limitata a scattare una fotografia del presente, ma ha guardato al futuro, elaborando un documento programmatico in 10 punti. Un'agenda digitale creata attraverso laboratori di co-creazione con accademici, imprenditori e istituzioni, per offrire alla politica una mappa chiara delle priorità del settore. Si va dalla formazione scolastica alla revisione delle norme sugli appalti, per creare un ecosistema che permetta al mondo ICT italiano di continuare a crescere e a sostenere l'economia del Paese.

Conclusione: Una Sfida da Vincere Insieme

Personalmente, credo che i dati dell'Assintel Report 2025 siano una boccata d'ossigeno e un forte segnale di fiducia. Dimostrano che il tessuto imprenditoriale italiano ha capito l'importanza strategica della trasformazione digitale e sta investendo con decisione. La crescita, trainata da tecnologie rivoluzionarie come l'Intelligenza Artificiale, è solida e promettente. Tuttavia, non possiamo ignorare le sfide. Il divario tra grandi e piccole imprese è reale e va affrontato con politiche mirate, che aiutino anche le realtà più piccole a cogliere le enormi opportunità offerte dal digitale. L'agenda proposta da Assintel è un passo fondamentale in questa direzione. La vera partita, ora, si gioca sulla capacità di "fare sistema": imprese, istituzioni e mondo della formazione devono collaborare per costruire un futuro in cui l'innovazione sia davvero un motore di sviluppo democratico e diffuso per tutta l'Italia. La strada è tracciata, e le premesse sono ottime. Non ci resta che percorrerla con coraggio e visione.