Immagina di svegliarti una mattina e scoprire che la rete elettrica è in tilt, i trasporti pubblici sono bloccati e le comunicazioni sono interrotte. Uno scenario da film apocalittico, vero? Eppure, è proprio questo il tipo di disastro che le aziende responsabili delle nostre infrastrutture critiche lavorano ogni giorno per evitare. E oggi, la loro sfida è diventata ancora più complessa a causa di due nuove, potentissime minacce: l'Intelligenza Artificiale (IA) e i computer quantistici.
A lanciare l'allarme è un nuovo, dettagliato rapporto presentato da Thales, un colosso della tecnologia e della cybersicurezza, in occasione del Cybertech Europe 2025 di Roma. Lo studio, basato su interviste a 513 professionisti del settore, dipinge un quadro molto chiaro: mentre le difese informatiche diventano sempre più forti, anche gli strumenti a disposizione dei criminali informatici stanno facendo passi da gigante.
Intelligenza Artificiale: L'Amico-Nemico della Sicurezza
L'Intelligenza Artificiale è sulla bocca di tutti, e a ragione. Sta rivoluzionando industrie intere, ma nel mondo della cybersecurity è una vera e propria arma a doppio taglio. Da un lato, aiuta gli esperti a identificare minacce in modo più rapido ed efficace; dall'altro, è uno strumento potentissimo nelle mani sbagliate. Ed è proprio questo secondo aspetto a preoccupare di più.
Secondo il report di Thales, ben il 73% degli intervistati vede la rapida e imprevedibile evoluzione dell'IA come la principale fonte di rischio per la sicurezza. Il motivo è semplice: l'IA generativa può essere usata per creare email di phishing quasi perfette, sviluppare malware che si adatta per non essere scoperto e orchestrare attacchi su larga scala con una facilità prima impensabile.
Le aziende non stanno a guardare. Il 74% sta già investendo in strumenti di sicurezza pensati appositamente per l'IA generativa. Tuttavia, permane una forte preoccupazione (64%) riguardo alla cosiddetta "integrità dei modelli". In parole semplici, si teme che gli hacker possano "avvelenare" i dati con cui le IA vengono addestrate, ingannandole e inducendole a commettere errori o a ignorare minacce reali.
Come ha sottolineato Sergio Sironi, esperto di Cybersecurity Products di Thales, "è indubbio che l'IA abbia avuto un grande impatto nel settore della cybersicurezza, sia usata per compiere attacchi sia per proteggere dagli attacchi". È una corsa agli armamenti tecnologica, e nessuno vuole rimanere indietro.
Computer Quantistici: La Minaccia "Raccogli Ora, Decifra Dopo"
Se l'IA è una minaccia del presente, i computer quantistici sono l'incubo che arriva dal futuro. Queste macchine, ancora in fase di sviluppo ma sempre più vicine, avranno una potenza di calcolo tale da rendere inutili molti degli attuali sistemi di crittografia che proteggono i nostri dati. Un computer quantistico potrebbe, in teoria, decifrare in poche ore una password che un computer tradizionale impiegherebbe miliardi di anni a violare.
La paura, citata dal 63% delle aziende, non è solo per il futuro, ma anche per il presente. Gli hacker più lungimiranti stanno già attuando una strategia nota come "raccogli ora, decifra dopo" (Harvest Now, Decrypt Later). In pratica, stanno rubando enormi quantità di dati criptati oggi, anche se non possono ancora leggerli. La loro scommessa è che tra qualche anno, con l'avvento di computer quantistici abbastanza potenti, saranno finalmente in grado di decifrarli, svelando segreti industriali, dati governativi e informazioni personali.
Fortunatamente, anche in questo caso la difesa si sta muovendo in anticipo. Esiste già un campo di ricerca chiamato crittografia post-quantistica (PQC), che si occupa di sviluppare nuovi algoritmi di protezione capaci di resistere sia ai computer tradizionali sia a quelli quantistici. E le aziende sono consapevoli dell'urgenza: più della metà (il 58%) sta già testando o valutando questi nuovi algoritmi per blindare i propri dati per il futuro che verrà.
Ma C'è una Buona Notizia: Le Violazioni Sono in Calo
In mezzo a questi scenari preoccupanti, il rapporto Thales porta anche una ventata di ottimismo. Nonostante le nuove minacce, i sistemi di difesa messi in campo in questi anni stanno funzionando egregiamente. Il dato più significativo è il crollo delle violazioni segnalate: solo il 15% degli operatori ha subito un attacco nell'ultimo anno, una cifra nettamente inferiore rispetto al 37% registrato nel 2021.
Questo calo dimostra che gli investimenti in sicurezza, la maggiore consapevolezza dei rischi e l'adozione di tecnologie più avanzate (spesso basate proprio sull'IA) stanno dando i loro frutti. È la prova che, sebbene la battaglia sia sempre più difficile, i "buoni" stanno ottenendo importanti vittorie.
Conclusione: Una Corsa Agli Armamenti Tecnologica
L'analisi di Thales ci lascia con una consapevolezza fondamentale: il mondo della sicurezza informatica è in perenne evoluzione, una sorta di partita a scacchi dove ogni mossa della difesa viene quasi subito seguita da una contromossa dell'attacco. Le paure legate all'Intelligenza Artificiale e ai computer quantistici sono assolutamente fondate e richiedono la massima attenzione.
Tuttavia, non dobbiamo cedere al catastrofismo. Ciò che emerge con altrettanta forza è la reattività e la proattività del settore. Le aziende non stanno subendo passivamente queste nuove minacce, ma si stanno attrezzando per tempo, studiando, investendo e sviluppando nuove difese come la crittografia post-quantistica. La diminuzione delle violazioni è il segnale più incoraggiante. La sfida è immensa, ma la volontà di proteggere le nostre infrastrutture e i nostri dati è altrettanto forte. La partita è ancora tutta da giocare, e per ora, fortunatamente, le difese sembrano reggere.
                            