Ci siamo, un altro pezzo di storia di internet sta per finire nel cassetto dei ricordi. Tenetevi forte, perché dal 10 novembre 2025 diremo ufficialmente addio a "twitter.com". Esatto, lo storico indirizzo che per quasi due decenni è stato la casa di cinguettii, hashtag e dibattiti globali verrà dismesso da X Corp, la società guidata da Elon Musk che ha preso le redini della piattaforma.
Ma cosa significa questo per noi, utenti di tutti i giorni? Panico? Paura? Niente di tutto ciò. Si tratta dell'ultimo, simbolico passo di una trasformazione iniziata nel luglio del 2023 con l'acquisizione da parte di Musk e il successivo, e molto discusso, cambio di nome in X. In pratica, l'uccellino blu vola via per sempre, lasciando campo libero alla "X" che vuole diventare molto più di un semplice social network.
In questo articolo, vedremo insieme cosa comporta questa novità , perché non devi preoccuparti e, soprattutto, cosa fare se sei tra quegli utenti che devono compiere un'azione specifica per non rimanere "chiusi fuori". E già che ci siamo, daremo un'occhiata a un'altra novità succosa: il negozio dei nomi utente!
Un cambiamento tecnico, ma importante: la questione delle chiavi di sicurezza
La notizia principale, diffusa tramite l'account ufficiale @Safety, riguarda un aspetto molto specifico della sicurezza degli account. Il cambiamento, infatti, non impatta la maggior parte degli utenti, ma solo coloro che hanno attivato l'autenticazione a due fattori (2FA) utilizzando una chiave di sicurezza fisica (come le Yubikey) o una passkey.
Ma andiamo con ordine. Cos'è l'autenticazione a due fattori? È quel sistema di sicurezza extra che, oltre alla password, ti chiede un secondo codice (che di solito arriva via SMS o tramite un'app specifica) per essere sicuro che sia proprio tu ad accedere. Le chiavi di sicurezza fisiche e le passkey sono un metodo ancora più avanzato e sicuro.
Il "problema" è che queste chiavi sono state registrate quando il sito si chiamava ancora "twitter.com". Con la dismissione di questo dominio, le chiavi ad esso collegate smetteranno di funzionare. X ha chiarito che non si tratta di una falla di sicurezza, ma di una necessità tecnica per completare la migrazione a "x.com".
Cosa devi fare (se rientri nella categoria) entro il 10 novembre
Se utilizzi una chiave di sicurezza fisica o una passkey per accedere a X, hai un piccolo compito da svolgere prima del 10 novembre. Niente di complicato, promesso!
- Accedi al tuo account X.
 - Vai nelle impostazioni di Sicurezza e accesso all'account.
 - Seleziona Sicurezza e poi Autenticazione a due fattori.
 - Qui dovrai semplicemente registrare di nuovo la tua chiave di sicurezza. Puoi usare la stessa che avevi prima.
 - Una volta associata al nuovo dominio x.com, quella vecchia legata a twitter.com può essere eliminata.
 
Cosa succede se non lo fai? Dopo il 10 novembre, potresti trovare il tuo account temporaneamente bloccato. Per rientrare, dovrai comunque registrare la chiave, usare un metodo di backup (se ne hai impostato uno) o, come ultima spiaggia, disattivare temporaneamente la 2FA (scelta che, per ovvie ragioni di sicurezza, è fortemente sconsigliata).
Importante: se usi come secondo fattore di autenticazione l'app di un authenticator (come Google Authenticator) o i codici via SMS, non devi fare assolutamente nulla. Il cambiamento non ti riguarda.
Non solo domini: arriva il mercato dei nomi utente
Come se non bastasse, questa novità arriva a pochi giorni di distanza da un altro annuncio che ha fatto molto discutere: l'apertura di un marketplace per i nomi utente. Hai presente quell'handle (@nomeutente) che sognavi da anni ma che è occupato da un account inattivo dal 2009? Bene, ora potresti avere la possibilità di comprarlo.
Questo "negozio" sarà però riservato agli abbonati dei piani più costosi, come Premium Plus e Premium Business. L'idea è quella di rivitalizzare la piattaforma mettendo in circolazione nomi utente ambiti e inutilizzati. Si parla di un vero e proprio mercato con prezzi che potrebbero variare da poche migliaia di dollari fino a cifre milionarie per gli username più rari e desiderati.
La visione di Musk: addio Twitter, benvenuta "Everything App"
Tutti questi cambiamenti non sono casuali, ma fanno parte di un disegno ben più grande. Fin da prima di acquistare Twitter, Elon Musk aveva espresso il desiderio di creare "X, the everything app", ovvero un'applicazione unica in grado di fare di tutto. L'ispirazione viene da modelli come la cinese WeChat, che in un'unica app integra messaggistica, social network, pagamenti, shopping e servizi di ogni tipo.
L'abbandono del nome e ora del dominio di Twitter è un taglio netto con il passato, un modo per dire al mondo che X non è più solo un posto dove scrivere messaggi da 280 caratteri. È l'acceleratore per un progetto molto più ambizioso che punta a integrare servizi finanziari, video, e molto altro ancora.
Conclusione: un pizzico di nostalgia e uno sguardo al futuro
È innegabile, per chi ha vissuto l'ascesa dei social media, la fine di "twitter.com" porta con sé un velo di nostalgia. È la fine di un'era, quella del "cinguettio" che ha cambiato il modo di comunicare, di informarsi e persino di fare politica. Twitter è stato un pezzo della nostra vita digitale, nel bene e nel male.
D'altra parte, la visione di Elon Musk, per quanto controversa, è audace. L'idea di una "super app" occidentale è un terreno ancora inesplorato e pieno di sfide, ma anche di immense potenzialità . Il passaggio a X.com non è solo un cambio di indirizzo web, ma la dichiarazione d'intenti di un futuro che vuole essere radicalmente diverso dal passato. Staremo a vedere se questa scommessa sarà vinta, ma una cosa è certa: il viaggio sarà tutt'altro che noioso.
                            