Design e Display: un'evoluzione che si fa notare
A prima vista, il Google Pixel Watch 3 mantiene il design iconico, minimalista ed elegante che ha caratterizzato le generazioni precedenti. La cassa rotonda con il suo vetro bombato 3D Corning® Gorilla® Glass 5 è ancora lì, un vero piacere per gli occhi. La vera novità, attesissima da molti, è l'introduzione della variante da 45mm, che si affianca a quella da 41mm. Questa nuova dimensione non è solo una questione estetica, ma risponde a una precisa esigenza di mercato: offrire un'alternativa a chi ha un polso più grande o semplicemente desidera uno schermo più ampio. E la differenza si vede: la versione da 45mm, pur pesando leggermente di più (37g contro i 31g del modello più piccolo), non risulta mai scomoda o ingombrante.
Ma non è solo una questione di dimensioni. Google ha lavorato sodo per ottimizzare lo spazio, riducendo le cornici. Questo si traduce in un'area di visualizzazione più ampia su entrambi i modelli. Sul 45mm, lo schermo LTPO AMOLED da 1.4 pollici è una vera gioia per gli occhi. La luminosità di picco raggiunge i 2000 nits, rendendolo perfettamente leggibile anche sotto la luce diretta del sole. La tecnologia LTPO, inoltre, permette al display di variare la frequenza di aggiornamento da 1 a 60Hz, un dettaglio tecnico che ha un impatto significativo sui consumi, soprattutto quando si utilizza la modalità Always-on display.
Software e Prestazioni: Wear OS 5 al suo meglio
Sotto la scocca, il Pixel Watch 3 è animato dal sistema operativo Wear OS 5. L'esperienza d'uso è fluida, intuitiva e perfettamente integrata con l'ecosistema Google. Troviamo a bordo il collaudato processore Qualcomm SW5100 affiancato da un co-processore Cortex M33, 2GB di RAM e 32GB di memoria interna, una configurazione hardware sostanzialmente invariata rispetto al predecessore ma che garantisce comunque ottime prestazioni.
L'interazione con le notifiche è completa: è possibile leggere messaggi interi, rispondere tramite tastiera o dettatura vocale e persino ascoltare e inviare messaggi vocali su app come WhatsApp. L'integrazione con servizi come Google Maps, Wallet e Calendar è impeccabile, rendendo lo smartwatch un vero e proprio assistente personale da polso. Una piccola nota dolente, per alcuni, potrebbe essere la necessità di utilizzare due app separate sullo smartphone: Pixel Watch per la configurazione e gestione del dispositivo e Fitbit per tutto ciò che riguarda il monitoraggio della salute e del fitness. Inoltre, è stata segnalata l'incompatibilità con gli account Google Workspace a pagamento, un limite per gli utenti business.
Salute e Fitness: l'esperienza Fitbit fa la differenza
Quando si parla di monitoraggio dell'attività fisica e della salute, il Pixel Watch 3 gioca le sue carte migliori, grazie alla profonda integrazione con Fitbit. La dotazione di sensori è completa e di altissimo livello: troviamo il sensore ottico per il battito cardiaco, sensori per la misurazione dell'ossigeno nel sangue (SpO2), sensore di temperatura cutanea e persino un sensore per la conduttanza cutanea (cEDA) per il monitoraggio della risposta del corpo allo stress. Non mancano, ovviamente, accelerometro, giroscopio, altimetro, barometro e bussola.
Questa ricchezza di dati viene elaborata per fornire un quadro completo del nostro stato di benessere, con metriche avanzate come il livello di recupero giornaliero e l'analisi delle fasi del sonno. Google ha posto un'enfasi particolare sulla corsa, introducendo funzioni basate sull'intelligenza artificiale che analizzano la nostra andatura per fornire suggerimenti e piani di allenamento personalizzati. L'esperienza Fitbit è senza dubbio uno dei maggiori punti di forza di questo dispositivo, rendendolo un compagno ideale per chi vuole tenersi in forma e monitorare la propria salute in modo proattivo.
Autonomia e Ricarica: un passo avanti, ma non una rivoluzione
L'autonomia è sempre stato un tema caldo per gli smartwatch Wear OS, e il Pixel Watch 3 non fa eccezione. La buona notizia è che il modello da 45mm, con la sua batteria da 420 mAh, riesce finalmente a garantire una durata che può arrivare a due giorni di utilizzo con monitoraggi attivi ma senza l'always-on display. Un risultato apprezzabile che permette di affrontare un weekend senza l'ansia del caricabatterie. Con il display sempre attivo, l'autonomia si attesta comunque sulle 24 ore.
La ricarica, purtroppo, non è fulminea. Avviene tramite una basetta magnetica con cavo USB-C e richiede circa 80 minuti per una carica completa da 0 a 100%, mentre in circa mezz'ora si raggiunge il 50%. È un aspetto su cui Google potrebbe ancora migliorare, soprattutto considerando la velocità di ricarica di alcuni competitor.
Connettività e Altre Caratteristiche
Il Google Pixel Watch 3 è un dispositivo completo anche sotto il profilo della connettività. Troviamo a bordo Wi-Fi dual-band, Bluetooth 5.3, NFC per i pagamenti contactless con Google Wallet e un sistema di geolocalizzazione multi-costellazione (GPS, GLONASS, Galileo, Beidou, QZSS). Una novità interessante è l'introduzione del chip UWB (Ultra-Wideband), che abilita funzioni come lo sblocco automatico dello smartphone Pixel quando l'orologio è nelle vicinanze.
Conclusione: il verdetto finale
Il Google Pixel Watch 3, specialmente nella sua nuova versione da 45mm, rappresenta un passo avanti significativo e un prodotto finalmente maturo. Il design resta uno dei più belli sul mercato, il display è eccellente e l'esperienza software con Wear OS 5 è fluida e ricca di funzionalità. L'integrazione con Fitbit lo rende uno dei migliori smartwatch per il monitoraggio della salute e del fitness in ambito Android. L'autonomia del modello più grande è finalmente adeguata, sebbene non da record. Restano alcuni piccoli nei, come una ricarica non velocissima e qualche limitazione software per gli account business. Nel complesso, però, il Pixel Watch 3 è un'evoluzione convincente, un compagno ideale per chi possiede uno smartphone Pixel e un'alternativa solidissima per tutti gli utenti Android alla ricerca di uno smartwatch premium, elegante e completo.

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