Recensione DJI Mini 4 Pro: Evoluzione o Rivoluzione?
Ciao a tutti amici appassionati di tecnologia e riprese aeree! Oggi mettiamo sotto la lente d'ingrandimento uno dei droni più attesi dell'anno: il DJI Mini 4 Pro. Quando il suo predecessore, il Mini 3 Pro, è arrivato sul mercato, ha ridefinito le aspettative per i droni sotto i 250 grammi. Era leggero, potente e con una qualità d'immagine sorprendente. La domanda che tutti si pongono è: DJI è riuscita a superare sé stessa? Dopo averlo testato a fondo, posso dirvi che il Mini 4 Pro non è una rivoluzione, ma un'evoluzione intelligente e mirata che lima i difetti del passato e aggiunge funzionalità finora riservate ai modelli di categoria superiore.
Design e Caratteristiche: Piccoli Ritocchi, Grandi Differenze
A prima vista, il DJI Mini 4 Pro potrebbe sembrare quasi identico al suo predecessore. Pesa sempre meno di 249 grammi, un dettaglio fondamentale per le normative di volo in molti paesi, Italia inclusa, che evita l'obbligo del patentino. Le dimensioni da chiuso sono praticamente le stesse (148×94×64 mm), rendendolo incredibilmente portatile. Tuttavia, osservando con più attenzione, si notano delle modifiche funzionali: i sensori anteriori sono più ampi e sono stati aggiunti nuovi sensori "a occhio di pesce" per una copertura a 360 gradi. Inoltre, è stata introdotta una luce ausiliaria inferiore, utilissima per i voli in condizioni di scarsa illuminazione.
La vera magia, però, sta nelle nuove funzionalità che questi cambiamenti hardware abilitano. Parliamo del rilevamento ostacoli omnidirezionale, una prima assoluta per la serie Mini. Questo sistema, che copre il drone a 360°, rende il volo incredibilmente più sicuro, soprattutto per i principianti. Durante i nostri test, il drone si è dimostrato preciso nell'evitare anche ostacoli sottili come i rami degli alberi, una netta miglioria rispetto al sistema tridirezionale del Mini 3 Pro.
Esperienza di Volo e Prestazioni
In volo, il Mini 4 Pro è stabile, reattivo e sorprendentemente silenzioso, una caratteristica apprezzabile per non disturbare la quiete. Resiste a venti fino a 10,7 m/s (circa 38,5 km/h), un valore notevole per un drone così leggero, garantendo riprese stabili anche in condizioni non ideali. La velocità massima raggiunge i 16 m/s (circa 57,6 km/h) in modalità Sport.
Una delle novità più significative è l'introduzione dell'ActiveTrack 360°. Questa funzione, potenziata dai nuovi sensori, permette al drone di seguire un soggetto in modo fluido e dinamico, offrendo possibilità creative prima impensabili per un drone di questa categoria. Si possono tracciare percorsi complessi attorno al soggetto, e il drone gestirà autonomamente il volo e l'evitamento degli ostacoli. Per chi crea contenuti da solo, è una svolta.
L'autonomia di volo dichiarata è di 34 minuti. Nei nostri test reali, con un utilizzo misto tra volo stazionario e movimenti, siamo riusciti a ottenere circa 20-25 minuti di volo effettivo, un risultato comunque buono che permette di realizzare le riprese desiderate senza troppa ansia da batteria. È importante notare che le batterie del Mini 3 Pro sono compatibili, ma essendo leggermente più pesanti, faranno superare al drone la soglia dei 250 grammi, invalidando la marcatura C0.
Qualità Foto e Video: Il Sensore che Conosciamo, ma Migliorato
Il comparto fotografico è uno dei punti dove le differenze con il predecessore sono meno marcate, ma non per questo assenti. Il sensore è lo stesso ottimo CMOS da 1/1.3 pollici con 48MP di risoluzione e apertura f/1.7, capace di catturare immagini dettagliate anche con poca luce. La possibilità di ruotare il gimbal di 90° per le riprese verticali native è ancora presente e apprezzatissima per i contenuti social.
Le vere migliorie sono a livello software e di processamento d'immagine. Ora è possibile registrare video in 4K HDR fino a 60fps (contro i 30fps del Mini 3 Pro) e in slow-motion 4K a 100fps (contro i 1080p/120fps). Queste opzioni offrono una maggiore flessibilità creativa. Inoltre, è stata introdotta la modalità colore D-Log M a 10 bit, che cattura una gamma dinamica più ampia e offre maggiori possibilità in fase di color correction, avvicinando questo piccolo drone a produzioni di livello professionale. È stata aggiunta anche una modalità Notturna che riduce efficacemente il rumore nelle riprese con scarsa illuminazione.
Normativa e Marcatura C0: Un Aspetto da Considerare
Un aspetto cruciale da considerare è la normativa. Il DJI Mini 4 Pro è dotato di marcatura di classe C0. Questo significa che, secondo il regolamento europeo, ha un limite di altezza massima di 120 metri dal punto di decollo. Questa non è una limitazione da poco: se si vola in collina o vicino a edifici alti, non si potrà superare questa quota, limitando di fatto alcune possibilità di ripresa. DJI ha però offerto la possibilità di rimuovere la marcatura C0 tramite l'app, facendo passare il drone in categoria C1, che richiede però il patentino A1/A3. È un compromesso importante da valutare attentamente prima dell'acquisto.
Conclusione: Il Verdetto Finale
Il DJI Mini 4 Pro è, senza mezzi termini, il miglior drone sotto i 250 grammi attualmente sul mercato. DJI ha preso un prodotto già eccellente e lo ha perfezionato, introducendo funzionalità di sicurezza e di ripresa "da grandi" come il rilevamento ostacoli omnidirezionale e l'ActiveTrack 360°. La qualità d'immagine, già ottima, fa un ulteriore passo avanti grazie a framerate più elevati e al profilo colore D-Log M. Sebbene non sia una rivoluzione totale rispetto al Mini 3 Pro, le migliorie sono concrete e tangibili, specialmente per chi cerca la massima sicurezza e versatilità creativa. L'unica vera ombra è la limitazione dei 120 metri imposta dalla marcatura C0, un fattore che potrebbe far storcere il naso ai piloti più esperti. Per chi inizia o per chi vuole semplicemente il massimo della tecnologia in formato tascabile, il Mini 4 Pro è una scelta quasi obbligata, un piccolo gioiello tecnologico difficile da non amare.

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