Unboxing e prime impressioni: piccolo solo nel peso
Appena aperta la confezione del DJI Mini 4 Pro, la sensazione è quella di sempre con i prodotti DJI: qualità costruttiva eccellente e un design pensato per la massima portabilità . Piegato, sta quasi nel palmo di una mano, con dimensioni di 148×94×64 mm. Ma la vera magia, come sanno gli appassionati, è il suo peso: inferiore ai 249 grammi. Questo non è solo un dettaglio tecnico, ma un vantaggio enorme a livello normativo in Italia e in Europa, perché lo colloca nella categoria C0, esonerando il pilota dall'obbligo del "patentino" A1-A3. Nonostante la leggerezza, il drone trasmette una sensazione di solidità e robustezza. Rispetto al suo predecessore, il Mini 3 Pro, le modifiche estetiche sono minime ma funzionali, come i sensori anteriori più ampi e una luce ausiliaria inferiore per migliorare la stabilità e la visione in condizioni di scarsa illuminazione.
Qualità Foto e Video: la fotocamera che non ti aspetti
Il cuore pulsante del DJI Mini 4 Pro è il suo comparto fotografico. Monta un sensore CMOS da 1/1.3 pollici con 48 MP effettivi e un'apertura f/1.7, caratteristiche che garantiscono ottime performance anche quando la luce scarseggia. La qualità delle immagini è superba, con colori vividi e un'elevata gamma dinamica. Ma le vere novità che lo elevano a un livello quasi professionale sono altre:
- Video HDR 4K/60fps: A differenza del predecessore che si fermava a 30fps in HDR, il Mini 4 Pro raddoppia il framerate, offrendo filmati incredibilmente fluidi e ricchi di dettagli sia nelle ombre che nelle alte luci.
- Slow Motion 4K/100fps: Una capacità di rallentamento notevole che prima era riservata a modelli superiori, perfetta per creare sequenze d'azione mozzafiato.
- Profili Colore 10-bit D-Log M e HLG: L'inclusione di questi profili colore professionali offre una flessibilità immensa in post-produzione, permettendo ai videomaker più esigenti di ottenere esattamente il look che desiderano.
- Riprese Verticali Native: Con un semplice tocco, il gimbal ruota di 90 gradi per realizzare video e foto in formato verticale, perfetti per i social media come Instagram e TikTok, senza alcuna perdita di qualità .
Inoltre, la modalità Notte è stata migliorata per ridurre drasticamente il rumore nelle riprese con poca luce, un passo avanti significativo rispetto al Mini 3 Pro.
Performance di volo e sicurezza: ora vola (quasi) da solo
Se c'è un'area in cui il DJI Mini 4 Pro stacca nettamente il suo predecessore, è quella della sicurezza. La novità più importante è il rilevamento degli ostacoli omnidirezionale. Grazie a nuovi sensori fish-eye, il drone ora "vede" a 360 gradi, anche ai lati e sopra di sé, non solo frontalmente, posteriormente e in basso come il Mini 3 Pro. Questo si traduce in una sicurezza di volo senza precedenti per un drone di questa categoria.
Questa sensoristica avanzata sblocca il potenziale di funzioni intelligenti come l'ActiveTrack 360°. Ora puoi tracciare un soggetto in movimento con una fluidità e una precisione impressionanti, disegnando persino la traiettoria che il drone deve seguire. Il sistema è così efficace che permette di volare con tranquillità anche in ambienti complessi come un bosco, dove il drone riesce a schivare autonomamente anche i rami più sottili. La resistenza a venti fino a 10,7 m/s (livello 5) rimane eccellente per un drone così leggero, garantendo riprese stabili anche in condizioni non ideali.
L'autonomia dichiarata è di circa 34 minuti con la batteria standard, un dato che in condizioni reali si traduce in circa 20-25 minuti di volo effettivo, più che sufficienti per la maggior parte delle sessioni di ripresa. Il sistema di trasmissione video è stato aggiornato al nuovo DJI O4, che garantisce un segnale video Full HD stabile fino a 20 km di distanza (in condizioni ideali e senza ostacoli), un miglioramento notevole in termini di affidabilità .
Funzioni intelligenti e normative: croce e delizia
Il Mini 4 Pro eredita e migliora tutte le funzioni intelligenti che hanno reso famosa DJI: MasterShots, QuickShots, Hyperlapse e, per la prima volta su un Mini, i Waypoint. Quest'ultima funzione permette di pianificare missioni di volo complesse e ripetibili, una caratteristica prima ad appannaggio esclusivo dei droni di fascia alta.
Un aspetto importante da considerare è la già citata marcatura di classe C0. Se da un lato è un vantaggio per la libertà di utilizzo, dall'altro impone un limite di altezza di 120 metri dal punto di decollo. Questa non è una limitazione del drone, ma una regola europea per questa classe. Significa che, ad esempio, volando lungo il fianco di una montagna, non si potranno superare i 120 metri dal punto in cui si è partiti, a differenza dei droni senza marcatura o di classe superiore che possono mantenere 120 metri dal suolo. DJI offre comunque la possibilità , tramite una procedura software, di rimuovere la marcatura C0, ma questo comporta l'obbligo di conseguire l'attestato A1/A3.
Conclusione: il verdetto finale
Il DJI Mini 4 Pro è, senza mezzi termini, il miglior drone sotto i 250 grammi mai realizzato. DJI è riuscita nell'impresa di migliorare un prodotto, il Mini 3 Pro, che era già eccellente. La combinazione di una qualità d'immagine superlativa, un sistema di rilevamento ostacoli omnidirezionale finalmente maturo e una suite di funzioni intelligenti complete lo rendono uno strumento potentissimo sia per i principianti che vogliono risultati professionali, sia per i professionisti che necessitano di un drone compatto e discreto. Le uniche vere criticità sono legate alla resistenza a venti molto forti (un compromesso inevitabile per la sua leggerezza) e ai limiti normativi della classe C0, che però per il 90% degli utenti non rappresenteranno un problema. Se possiedi già un Mini 3 Pro, l'upgrade potrebbe non essere indispensabile a meno che la sicurezza del volo omnidirezionale e l'ActiveTrack 360° non siano per te prioritari. Per chiunque altro cerchi il massimo della tecnologia in un formato tascabile, il Mini 4 Pro è semplicemente la scelta migliore sul mercato.

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