Un monitor pensato per chi scrive codice
Appena si inizia a usare un monitor della serie BenQ RD, ci si accorge subito che non è un display come tutti gli altri. È chiaro fin da subito che il target di riferimento sono i programmatori, gli sviluppatori e chiunque passi gran parte della giornata davanti a righe di codice. BenQ ha infatti progettato questa linea con caratteristiche specifiche per migliorare la produttività e ridurre l'affaticamento visivo durante le lunghe sessioni di lavoro. Dimenticatevi le specifiche da gaming estremo; qui tutto è ottimizzato per la chiarezza del testo e il comfort.
La serie RD si presenta in diverse dimensioni, tra cui i modelli più noti sono il RD240Q da 24 pollici, il RD280U da 28 pollici e il RD320U da 32 pollici. Ogni modello ha le sue peculiarità , ma condividono tutti la stessa filosofia di base: offrire più spazio di lavoro verticale e funzionalità mirate a proteggere la vista.
Design e caratteristiche uniche: l'Aspect Ratio fa la differenza
Una delle caratteristiche più distintive, soprattutto nel modello RD280U da 28 pollici, è l'aspect ratio di 3:2. A differenza dei più comuni 16:9, questo formato offre un notevole spazio verticale in più. Nell'uso quotidiano, questo si traduce in una capacità di visualizzare più righe di codice contemporaneamente, riducendo la necessità di scrollare continuamente. Potrebbe sembrare un dettaglio, ma alla fine della giornata la differenza in termini di comfort e flusso di lavoro è tangibile. Il modello RD240Q, invece, adotta un formato 16:10, comunque più alto rispetto allo standard 16:9.
Un'altra innovazione interessante è il MoonHalo, una luce a LED integrata nella parte posteriore del monitor (presente su alcuni modelli come il RD280U). Questa luce ambientale, regolabile in intensità e temperatura colore, non è solo un vezzo estetico. Funziona in sinergia con la tecnologia Brightness Intelligence Gen 2, che adatta automaticamente la luminosità dello schermo e del MoonHalo in base alla luce ambientale, riducendo l'affaticamento degli occhi, specialmente quando si lavora in condizioni di scarsa illuminazione.
Qualità dell'immagine e le "Coding Modes"
I monitor della serie RD utilizzano pannelli IPS con risoluzioni elevate: si va dal WQXGA (2560x1600) del RD240Q al 4K+ (3840x2560) del RD280U. La qualità dell'immagine è notevole, con testi estremamente nitidi e colori vividi, grazie anche alla copertura del 95% della gamma colore DCI-P3. Il pannello con finitura Nano Matte è un altro punto a favore: riduce efficacemente riflessi e riverberi, permettendo di mantenere la concentrazione sul codice senza distrazioni.
Il vero cuore di questi monitor, però, sono le modalità di codifica avanzate (Coding Modes). Queste non sono semplici preset di luminosità e contrasto. BenQ ha sviluppato temi specifici, sia chiari che scuri, che ottimizzano la leggibilità del testo, rendendo i caratteri più nitidi e facilmente distinguibili. La modalità scura, in particolare, riesce a creare neri molto profondi che fanno risaltare il testo in modo impressionante, quasi a ricordare la qualità di un pannello OLED. Queste modalità si possono attivare rapidamente tramite un "Coding HotKey" posto sulla barra delle funzioni del monitor, un tocco di praticità molto apprezzato.
Connettività e funzionalità extra
La serie RD non delude sul fronte della connettività . Offre una dotazione di porte completa che include HDMI 2.0, DisplayPort 1.4 e, soprattutto, porte USB-C con Power Delivery fino a 90W. Questo significa che è possibile collegare un laptop con un singolo cavo per trasmettere il segnale video, i dati e ricaricare il dispositivo contemporaneamente. Una vera manna per chi ama un setup pulito e minimale.
Inoltre, la presenza di uno switch KVM integrato permette di controllare due computer diversi con un'unica combinazione di tastiera e mouse, passando da uno all'altro con semplicità . Completa la dotazione un hub USB per collegare periferiche e il software Display Pilot 2, che consente di gestire tutte le impostazioni del monitor direttamente dal computer, inclusa la rotazione automatica dell'immagine quando si ruota fisicamente lo schermo in posizione verticale.
Limiti e compromessi
Nessun prodotto è perfetto, e anche i monitor BenQ RD hanno dei compromessi. Con un refresh rate di 60Hz e un tempo di risposta di 5ms, questi schermi non sono assolutamente pensati per il gaming competitivo. L'obiettivo è la produttività , e in questo eccellono, ma se cercate un monitor tuttofare che sia ottimo anche per giocare, potreste dover guardare altrove. Un altro piccolo neo riguarda gli altoparlanti integrati da 2W: sono appena sufficienti per le notifiche di sistema, ma la qualità audio è piuttosto mediocre e metallica, rendendo necessario l'uso di speaker esterni o cuffie per un'esperienza sonora decente.
Conclusione: il verdetto finale
La serie BenQ RD LED monitor è una proposta incredibilmente a fuoco e ben riuscita. BenQ ha identificato un'esigenza specifica – quella dei programmatori – e ha creato un prodotto che risponde brillantemente a quelle necessità . L'aspect ratio più alto, le modalità di codifica che migliorano davvero la leggibilità , le tecnologie per la protezione degli occhi e l'ottima connettività sono tutti elementi che contribuiscono a creare un'esperienza d'uso superiore per chi scrive codice per professione. Sebbene non sia un monitor per tutti, a causa delle sue specifiche non adatte al gaming, per il suo target di riferimento rappresenta una delle migliori opzioni sul mercato. È uno strumento di lavoro eccezionale che può concretamente migliorare la produttività e il benessere visivo.

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